Le proteste degli agricoltori, che in questi giorni attraversano lβEuropa, sono arrivate in Italia e nel nostro territorio.
Proteste alle quali va prestata attenzione.
PerchΓ© lβagricoltura Γ¨ un settore strategico per lβeconomia e per lβindipendenza alimentare del nostro paese, come Γ¨ apparso chiaro durante la pandemia.
Il settore primario negli anni ha incontrato crescenti difficoltΓ e subito forti penalizzazioni dovute ai cambiamenti in atto, come quelli riguardanti i mercati e il clima con annate sempre piΓΉ siccitose e improvvisi rovesci di pioggia e grandine.
Tra i bersagli della protesta cβΓ¨ anche lβEuropa. Compito della politica Γ¨ trovare un giusto equilibrio tra ambiente, territorio e produttori. Tutti insieme dobbiamo capire che la salvaguardia dellβambiente Γ¨ essenziale per il futuro del nostro pianeta.
Senza tutele e regole la stessa agricoltura Γ¨ messa a rischio dalla scarsa qualitΓ ambientale e dagli sconvolgimenti climatici. Il tema non Γ¨ buttare a mare il Green Deal ma capire come le politiche di salvaguardia si concilino con le esigenze dei produttori agricoli.
Questo ci porta a evidenziare ancora una volta lβinadeguatezza del Governo attuale. Per affrontare questi temi cβΓ¨ bisogno di una guida autorevole, capace e determinata.
Non basta che il ministro Lollobrigida vada alle manifestazioni dicendo agli agricoltori Β«avete ragioneΒ» per poi non far niente.
Suo dovere Γ¨ prendersi la responsabilitΓ che gli compete e lavorare per migliorare le condizioni del settore, far valere le ragioni dei produttori agricoli e aiutare un processo di crescita qualitativa dellβ agricoltura.Invece il governo, anche nellβultima finanziaria, si muove nella direzione opposta, danneggiando piccoli e medi coltivatori: ha aumentato le tasse per gli agricoltori, tolto i contributi per i giovani imprenditori, complicato la burocrazia per il gasolio agricolo.
A parole dicono di essere dalla parte del mondo agricolo, nei fatti stanno da unβaltra parte.