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Direzione Provinciale

Ieri pomeriggio si è svolta la direzione provinciale del Partito Democratico di Arezzo.Di seguito i punti centrali della discussione:

È urgente un intervento del Governo per scongiurare i danni di un’emergenza sociale che graverà sulle famiglie, sulle imprese e sui comuni.

All’aumento dei prezzi delle materie prime sui mercati internazionali, iniziato dagli ultimi mesi del 2020, nel 2021, si è aggiunta l’impennata del gas naturale in Europa, che oggi è il prodotto primario che mostra di gran lunga il maggior rincaro (+723%).

La situazione attuale continua a mettere in seria difficoltà le famiglie, le aziende, gli enti locali e le associazioni. I costi energetici non sono chiaramente gli unici da sostenere ma si sommano al caro vita sostenuto quotidianamente delle famiglie e, nei casi delle aziende ad esempio, a quelli delle materie prime.

È un’emergenza sociale che rischia di abbattersi sulle famiglie, dopo due durissimi anni di pandemia. Molte famiglie non riescono già a pagare nei tempi e negli importi le bollette di servizi essenziali quali elettricità e riscaldamento.

Per questo riteniamo non più rimandabile un intervento del Governo attraverso l’utilizzo della leva fiscale, erogazioni dirette per calmierare il caro bollette e prevedere fondi specifici che consentano ai soggetti in difficoltà la possibilità di accedere ad eventuali bonus con modalità accessibile e veloce.

Chiediamo inoltre al Governo di intervenire a sostegno dei Comuni che stanno subendo le conseguenze dell’aumento delle tariffe delle utenze che rischiano di creare difficoltà nella prosecuzione dell’erogazione di molti servizi come, ad esempio, la gestione impianti sportivi e l’utilizzo degli edifici scolastici.

E alla Regione Toscana di sostenere, attraverso appositi bandi, le associazioni, culturali, sportive, ricreative e di promozione sociale che operano in diversi ambiti e che in questo momento non riescono a far fronte all’aumento delle tariffe rischiando di dover cessare la propria attività lasciando un vuoto nell’ aggregazione dei cittadini.