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Dopo i fatti di Roma, il Pd deposita mozione per scioglimento Forza Nuova

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La mozione del Pd, depositata alla Camera e al Senato, impegna il governo “a dare seguito al dettato costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista e alla conseguente normativa vigente adottando i provvedimenti di sua competenza per procedere allo scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana”.

“GiΓ  da alcuni mesi diversi movimenti di estrema destra hanno intrapreso una strategia volta a strumentalizzare il disagio economico derivante dal contesto emergenziale, al fine di acquisire proseliti e popolaritΓ ”, afferma il Pd. “In tale contesto, il movimento di Forza Nuova, a partire dallo scorso giugno, ha preso parte a diverse manifestazioni per lo piΓΉ a carattere estemporaneo che, in numerosi casi, hanno trovato sostegno nell’ambito dei social network piΓΉ diffusi”, prosegue tra l’altro la mozione.

“La gravitΓ  delle azioni violente poste in essere da un partito politico come Forza Nuova e da altre organizzazioni di estrema destra Γ¨ aumentata dall’evidente matrice fascista di tali azioni, troppo spesso derubricate a gesti di pochi e isolati individui violenti, con la volontΓ  di minimizzare in modo colpevole, ambiguo e irresponsabile l’ispirazione di queste organizzazioni politiche all’ereditΓ  del ventennio fascista e l’uso della forza e della violenza come “metodo” di azione politica in radicale contrapposizione con l’identitΓ  antifascista della Costituzione repubblicana”, si legge nel testo.

Roma rientra chiaramente tra le fattispecie previste dalla legge Scelba, ovvero l’uso della violenza quale metodo di lotta politica, il propugnare la soppressione delle libertΓ  garantite dalla Costituzione, la denigrazione della democrazia e delle sue istituzioni”, spiega tra le altre cose la mozione. L’atto ricorda che “sono tre, nel nostro Paese, i casi di movimenti politici sciolti in virtΓΉ della c.d. legge Scelba: il caso di Ordine Nuovo, sciolto nel 1973, quello di Avanguardia Nazionale, sciolto nel 1976, e quello piΓΉ recente del Fronte nazionale, sciolto nel 2000, a tutela della legalitΓ  democratica e repubblicana sancita dalla Costituzione”.