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Pd: Arezzo Casa è la casa di tutti i cittadini e non della destra

La contrarietà al bando deciso dal Presidente senza informare i sindaci (del centro sinistra)

Forse andrà peggio di quanto avevamo previsto. Il primo atto del nuovo Presidente di Arezzo Casa
è un bando per la creazione di un dirigente. Il secondo atto è la dichiarazione che questo
orientamento è stato assunto “in seguito a delle pressioni che abbiamo ricevuto dai sindaci”.
Prima domanda: quale dirigente? Seconda domanda: quali sindaci?


Tentiamo una risposta a quest’ultima: il Presidente citi i sindaci che hanno fatto pressione. Quelli
di centro sinistra che dovrebbero avere la stessa dignità degli altri, non solo non hanno fatto
pressioni ma nemmeno hanno mai pensato ad un’ipotesi del genere fino ad oggi, in quanto non si
è mai manifestata tale esigenza nelle passate gestioni. E, soprattutto, hanno letto del bando sui
media on line: il Presidente si è ben guardato da informarli preventivamente. Non male come
atteggiamento nei confronti di quelli che lo stesso Presidente chiama giustamente soci (e quindi
non semplici spettatori).


Tentiamo una risposta alla prima domanda: perché un nuovo dirigente? La versione del Presidente
è che una “figura apicale” sta per andare in pensione. Allora perché non attendere e fare poi un
normale concorso? La procedura scelta e cioè quella di selezione provoca dubbi. Invitiamo il
presidente ed il suo cda ad adottare una procedura più adeguata.


Senza dubbio è invece il modello gestionale della destra alla quale ricordiamo che Arezzo Casa è la
casa di tutti i cittadini e non della destra.


Coordinamento PD provinciale Arezzo


Sindaci PD Provincia di Arezzo